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MUSICA

Britney Spears in tribunale: "Non voglio più mio padre come tutore"

La cantante si rivolge al tribunale per chiedere di non restituire al padre il ruolo di tutore, titolo che l'uomo esercita dal 2008

Britney Spears si rivolge a un tribunale per chiedere un nuovo tutore legale al posto di suo padre, James Spears. L'uomo controlla la carriera, la vita privata e le finanze dell'artista ormai da 12 anni: nel 2008, la popstar ebbe una grave crisi nervosa dopo la quale fu nominato il padre come tutore.

Il 18 agosto Britney Spears ha depositato un documento presso la Corte Superiore della California nel quale dichiara di essere "decisamente contraria al ritorno di James Spears come suo tutore". Quando la tutela sarà nuovamente ripristinata, ovvero il 22 agosto, la cantante chiede che il posto del padre venga preso dal suo manager Jodi Montgomery.

I fan chiedono da tempo una maggiore attenzione sulla vicenda: il movimento #FreeBritney è tornato a essere virale negli ultimi mesi raccogliendo anche adesioni di personaggi famosi (tra i quali compare anche Chiara Ferragni). Il padre detiene da 12 anni la convervatorship che, oltre al controllo delle sue finanze, impedisce alla popstar scelte come votare, sposarsi, avere figli, assumere avvocati, trasferirsi, ma le vieta anche azioni quotidiane come usare uno smartphone senza essere monitorata, andare a fare shopping o andare in giro da sola.

Quello che i fan contestano è anche il fatto che nonostante la conservatorhip, che lascerebbe immaginare una Britney Spears mentalmente incapace, la popstar negli ultimi anni abbia continuato a lavorare, pubblicando 4 album, facendo il giudice per X-Factor e vendendo linee di profumi e lingerie.