"Ci sono davvero solo tre cose che tutti dobbiamo fare: indossare una mascherina, mantenere il distanziamento sociale, lavarsi le mani. So che a livello sociale questo è stato politicizzato, ma non capisco. Non capisco come si possa abbassare lo sguardo e dire Non voglio fare la mia parte". In un'intervista a The Guardian Tom Hanks, che il 9 luglio compie 64 anni, racconta come ha affrontato la malattia insieme alla moglie.
Il regista e produttore, attore di Big, Forrest Gump, Apollo 13, C'è posta per te, Cast Away, Il ponte delle spie e tanti altri, vincitore di due premi Oscar e candidato altre quattro volte per le sue interpretazioni, era in Australia insieme alla moglie Rita Wilson quando entrambi sono risultati positivi al coronavirus a inizio marzo.
"Ho 63 anni, ho il diabete di tipo 2, mi è stato messo uno stent al cuore, non sono proprio il candidato ideale", confessa di aver pensato dopo il ricovero, "mia moglie ha perso il senso del gusto e dell’olfatto, aveva una forte nausea, e una febbre molto più alta della mia. Io ho avuto dolori paralizzanti, ero sempre affaticato e non riuscivo a concentrarmi su niente per più di dodici minuti". Un'esperienza difficile ma relativamente breve: due settimane, con sintomi che andavano e venivano.
Tornati negli Stati Uniti, entrambi hanno donato il sangue e il plasma con la speranza di aiutare nella ricerca di una cura, intervenendo nel dibattito pubblico per incentivare la popolazione a fare prevenzione.
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