"Stanno lavorando a Parigi e all’estero su un microchip subretinico che permetterà a persone affette da alcune degenerazioni retiniche di poter tornare a vedere, quindi credo che questa sia una grande notizia. Molte persone potranno gioire perché non dovranno vivere nel buio per sempre". Annalisa Minetti apre l'intervista a Verissimo con una notizia positiva, che dà speranza alle persone affette da retinite pigmentosa di poter tornare a vedere: "Ho iniziato ad accorgermene a 16 anni, ma a 18 me l'hanno diagnosticata".
Insieme a lei, in studio c'è anche la sorella Francesca Minetti, che ha la stessa malattia agli occhi: "Quando hanno scoperto la malattia di Annalisa, hanno fatto il test su tutti i fratelli e, ovviamente, sono risultata sorteggiata io. Dai 15 o 16 anni in poi la mia vista ha cominciato a calare in modo molto significativo".
Proprio quando stava perdendo la vista, però, Francesca ha conosciuto il marito, con cui ha avuto due bambine, Iside e Chloe: "Sono vulcaniche e molto vivaci". "È come se non avesse mai notato che non ci vedevo. Si è innamorato del mio essere diversa e mi ha sempre fatto sentire diversa", racconta del marito.
Le due sorelle hanno imparato a convivere con la malattia: "Per noi è una cifra distintiva, siamo specialmente abili. La nostra patologia è anche uno strumento che ci ha permesso di essere autoironiche".
Annalisa Minetti racconta il momento più difficile della sua vita, quando si è ritrovata a vivere da sola con il figlio Fabio dopo la separazione: "Mi sono chiesta: avrò reagito con egoismo? Sono sola e non vedo, come potrò ridargli sicurezza?". Parlando del figlio dichiara: "A 14 anni ha deciso di vivere con il papà, perché entrambi i genitori sono importanti. Con lui vuole perseguire il suo sogno calcistico e ha bisogno di lui in questo momento della sua adolescenza. Per quanto mi sembrasse un dolore infinito, gli ho concesso con il sorriso questo meraviglioso viaggio con suo padre".
28 aprile 2024