Emma Bonino, che ha lottato per l'approvazione della legge sull'aborto nel 1978, ripercorre a Verissimo la sua storia. La politica e attivista ricorda quando si autoaccusò nel 1975 per aver abortito. Gesto che diede inizio alla sua attività politica.
"Non ho mai avuto dubbi di voler abortire. Non volevo quel bambino e non ho avuto figli neanche dopo: un figlio è per sempre e io per sempre non me lo so dire", afferma Emma Bonino.
La politica e attivista ha però cresciuto due bambine che aveva preso in affido: "Aurora e Rugiada erano figlie di due donne che avrebbero voluto abortire, ma che non erano riuscite a farlo. Siccome mi ero particolarmente affezionata a queste due donne, ho tenuto con me le loro bambine quando sono nate".
Dopo qualche anno sia Aurora che Rugiada hanno però lasciato la casa di Emma Bonino: "I nonni di Rugiada sono venuti a riprenderla così come i genitori di Aurora". Aurora e Rugiada chiamavano Emma Bonino mamma: "L'hanno fatto in modo naturale e io ero contenta".
Per la politica il distacco da Aurora e Rugiada è stato molto doloroso: "È stato terribile. Da una casa rumorosa e piena mi sono ritrovata in una casa silenziosa e vuota. Non l'ho sopportato e ho cambiato casa".